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Privati, Imprese - 16 Maggio 2023

Banca del Piemonte intervista CAI Uget

Da quest’anno la nostra Banca sostiene il CAI Uget, realtà territoriale nata nel 1913 con oltre 100 anni di storia dedita alla tutela dell’ambiente ed in particolar modo alla conoscenza e allo studio delle montagne, soprattutto del loro territorio di appartenenza.

Questa collaborazione vuole diffondere un importante messaggio di sostenibilità, che riguarda la dimensione ambientale e l’inclusione sociale, tenendo conto dei bisogni della generazione presente senza compromettere quelli della generazione futura.

Un sodalizio appena iniziato che vedrà, oltre alla diffusione di importanti messaggi di sostenibilità, la messa in atto di importanti interventi di manutenzione di rifugi e bivacchi.

Abbiamo intervistato Roberto Gagna, Presidente CAI Uget, e Sara Berta, Direttrice Scuola di sci alpinismo CAI Uget, per dar voce a coloro che vivono quotidianamente la montagna e approfondire quanto possiamo fare insieme a tutela dei nostri territori e delle persone che li abitano.

 

Roberto, dal tuo punto di vista, quanto è importante che realtà radicate sul territorio collaborino insieme?

Ritengo sia estremamente importante perché possono condividere conoscenze ed esperienze utili per l’“utenza” a cui si rivolgono.

Secondo te, quanto è importante che una realtà come un istituto bancario parli anche di tematiche legate all’ambiente e alla sostenibilità?

In questo momento dove il cambiamento climatico ci impone di affrontare con attenzione le tematiche legate all’ambiente e di sviluppo sostenibile, un istituto bancario territoriale può svolgere un ruolo importante.

Sara, come possono attività come le vostre contribuire allo sviluppo culturale e sociale del nostro territorio?

Il C.A.I. per suo Statuto all’art. 1 si occupa di “alpinismo in ogni sua manifestazione, la conoscenza e lo studio delle montagne, specialmente di quelle italiane, e la difesa del loro ambiente naturale”. Le sezioni del C.A.I. attive sul territorio, che al loro interno possono ospitare gruppi e scuole, hanno il compito di diffondere la conoscenza dell’ambiente montano. Lo fanno anche attraverso attività sociali che favoriscono la frequentazione della montagna.

Per te quanto è importate la montagna, l’ambiente e la natura nel percorso di crescita dei giovani?

La montagna, l’ambiente e la natura sono imprescindibili per un buon percorso di crescita dei giovani.

E per te, Roberto?

I giovani rappresentano il futuro del nostro pianeta: la conoscenza della montagna, dell’ambiente e della natura è indispensabile per un loro percorso di crescita.

Quanto è cambiata la percezione della montagna e dell’ambiente post Covid, secondo te Roberto?

Sicuramente dopo due anni di emergenza sanitaria per il COVID c’è più consapevolezza e per molti la montagna da meta turistica è diventata un luogo in cui abitare.

Dai tuoi ricordi di bambina, Sara, come è cambiato il tuo modo di vivere la montagna?

La vivo adesso come quando ero bambina, con gli anni le conoscenze sono aumentate e quindi sono consapevole dei cambiamenti avvenuti.

Roberto, pensi che le banche possano avere un ruolo attivo nella tutela e conservazione dell’ambiente e del territorio?

Le banche possono avere un ruolo attivo nel ridistribuire a livello territoriale le risorse dando vita ad un uso attento e oculato di quanto disponibile.

Quale consiglio/suggerimento vi sentite di darci come Banca e come persone per poter fare di più per le nostre montagne e per chi le abita

Roberto: Un rapporto di collaborazione come quello che si sta consolidando con il nostro sodalizio è un buon inizio per poter fare di più per le nostre montagne e per chi le abita e le frequenta.

Sara: La collaborazione tra Banca del Piemonte e la Sezione del CAI Uget mi sembra un buon passo per capire cosa sarà possibile fare per poter continuare a camminare assieme.

Sara, quali progetti possiamo realizzare insieme per far comprendere ai giovani l’importanza della tutela ambientale?

I soci del CAI, anche quelli giovani, hanno sicuramente una grande sensibilità verso questi temi ed una propensione alla tutela dell’ambiente. Un progetto che mette assieme montagna e tutela ambientale non può che coinvolgerli.

Come vedete la montagna del futuro?

Roberto: Sono ottimista ma dobbiamo lavorare; biodiversità, transizione ecologica, turismo di massa e sistema boschi e foreste sono tra le tematiche da affrontare e ripensare per una montagna che guarda al futuro.

Sara: La montagna l’ho sempre vista e la vedo per il futuro come un magnifico posto per fare stupende esperienze con vecchi e nuovi amici, ma anche come un rifugio per trascorrere tempo in solitudine quando la mia mente ne ha bisogno.

 

 

 

 

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