genesys Guida ai Mercati Finanziari: Tipi, Rischi e Opportunità
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Come Banca, ma prima di tutto come persone, desideriamo essere al tuo fianco per supportarti nella gestione della tua vita economica. Attraverso questa rubrica, mettiamo a tua disposizione le nostre competenze e la nostra esperienza per aiutarti a navigare con maggiore sicurezza tra le sfide finanziarie quotidiane. Il nostro obiettivo è offrirti strumenti utili e consigli pratici, affinché tu possa prendere decisioni autonome e consapevoli in tutti gli ambiti della tua vita che richiedono attenzione economica.

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I mercati finanziari

Mettere il mercato giusto al posto giusto

#28 I mercati finanziari

Indice dei contenuti

I mercati finanziari hanno una funzione fondamentale per tutti noi: trasformano il risparmio in investimento. Ma spesso si sente parlare in modo generico di mercati che “salgono”, di mercati “nervosi”, di “crisi dei mercati”. Di quali mercati si parla?
E come distinguere quelli più adatti ai nostri obiettivi e alla nostra capacità di sopportare il rischio?
Non solo, ma sapere che ci sono mercati regolamentati e altri che non lo sono ci permette di riconoscere i rischi per le nostre risorse.

Perché ci sono mercati differenti?

Il primo grande sviluppo dell’attività economica risiede nel momento in cui è avvenuto il primo scambio di beni (poi solo nei tempi moderni anche dei servizi). Lo scambio consente di specializzarsi a chi offre i suoi prodotti e consente all’acquirente di cercare i beni solo quando ne ha necessità. Si parla quindi di domanda per descrivere chi riceve, compra o cerca, e di offerta per chi produce, vende o cede. Il luogo in cui queste due figure si incontrano è il mercato. Lo scambio più antico avveniva con il baratto, circa 30.000 anni fa, poi sostituito con le monete nel VII secolo in Turchia.

I mercati si classificano principalmente in base alla tipologia di prodotto scambiato, perché ogni tipologia di prodotto richiede regole condivise. Il mercato alimentare, il mercato immobiliare o quello del lavoro sono esempi di mercati con regole ben precise e soggetti dedicati al controllo.

Cosa sono i mercati finanziari

I primi mercati finanziari risalgono al XIII secolo nei Paesi Bassi e successivamente nei principali porti del Mediterraneo come Genova e Venezia. Oggi i mercati finanziari sono luoghi digitali dove domanda e offerta si incontrano.

Il mercato monetario, obbligazionario e azionario sono i principali mercati finanziari dove vengono scambiati titoli tra soggetti autorizzati e controllati da Consob (in Italia).

“Oggi i mercati finanziari sono luoghi digitali dove domanda e offerta si incontrano.”

Le tre grandi famiglie di mercati finanziari hanno oscillazioni differenti e quindi tempi di investimento differenti.

Il mercato monetario

È il più prudente tra i mercati. Qui si scambiano strumenti a breve termine, con durata inferiore a 12 mesi. Sono strumenti che offrono alta liquidità e bassa volatilità, come:

–  Conti deposito
–  Pronti contro termine
–  Buoni ordinari del Tesoro (BOT)
–  Certificati di deposito bancari

       

Il mercato obbligazionario

In questo mercato si scambiano titoli di debito, cioè prestiti fatti a stati, banche o aziende, che si impegnano a restituire il capitale riconoscendo un interesse periodico. Le principali variabili per scegliere un titolo obbligazionario sono:

–  Durata del titolo (scadenza)
–  Affidabilità dell’emittente (rating)
– La struttura del tasso (fisso o variabile)
–  Il rischio di cambio (se fuori dall’Euro)

       

Gli strumenti emessi dallo Stato italiano (come ad es. il BTP e il CCT), presentano un vantaggio fiscale in sede di tassazione degli interessi sui capital gain, pari al 12.5%, anziché al 26%, come in tutti gli altri strumenti finanziari, questo per agevolare il risparmio verso il finanziamento del debito pubblico.

Il mercato azionario

È il mercato dove si scambiano proprietà di aziende: le quote azionarie. Acquistare azioni significa diventare soci dell’impresa e quindi si partecipa ai successi ma anche ai suoi insuccessi. I prezzi oscillano in base alle aspettative degli utili che a sua volta dipendono dalle scelte del management, dal settore di riferimento, dal mercato nel suo complesso.

I mercati azionari sono tipicamente di due sotto-categorie:

–  Geografici
–  Settoriali

Nel primo caso, sono identificati con il nome del paese dove avvengono le contrattazioni (ad es. mercato azionario italiano), nel secondo caso sono identificati con il nome del settore di appartenenza delle aziende sottostanti (ad es. mercato azionario farmaceutico).

Il mercato azionario si muove in base alle informazioni disponibili, per questo motivo ci sono regole stringenti per la diffusione delle stesse e per evitare che qualcuno si avvantaggi di dati che altri non hanno. Le attività delle autorità di controllo tutelano quindi gli investitori, per questo si parla di mercati regolamentati.

Quale mercato va bene per me?

Precisiamo subito che esistono anche mercati non regolamentati, i quali non garantiscono lo stesso livello di trasparenza, controllo e tutela offerto dai mercati regolamentati. In questi contesti, le transazioni avvengono direttamente tra le parti, senza l’intervento di un’autorità di vigilanza. Ne fanno parte, ad esempio, i mercati di strumenti derivati complessi, delle criptovalute o delle opere d’arte. In tali ambiti, il rischio di truffe, di illiquidità o di valutazioni poco trasparenti è molto elevato. Per questo motivo, è bene che vi accedano solo investitori esperti o professionisti, in grado di comprendere appieno le caratteristiche e i rischi degli strumenti trattati.

All’interno dei mercati regolamentati monetari, obbligazionari e azionari, non esiste una corrispondenza rigida, tra tipo di mercato e tipo di persona. Piuttosto è utile vedere questi mercati come gli ingredienti essenziali per effettuare una ricetta. Così come per fare una torta è necessario avere zucchero, farina e burro, così per investire è necessario miscelare i mercati secondo il personale profilo di rischio, i propri obiettivi e quindi orizzonti temporali.

In questo processo, il supporto di un esperto risulta, anche in questo caso, necessario al fine di definire gli obiettivi di vita, le priorità, la capacità di sopportare il rischio e quindi di individuare la ripartizione ottimale tra mercati. Con questo metodo di investimento, non si acquisterà un singolo titolo obbligazionario o azionario in autonomia, ma si individueranno strumenti finanziari diversificati – come Fondi Comuni o Sicav– che investono nei diversi mercati in modo professionale e controllato.

“Per investire è necessario miscelare i mercati secondo il personale profilo di rischio, i propri obiettivi e quindi orizzonti temporali.”

Conclusioni

I mercati finanziari non sono un gioco per pochi, ma strumenti fondamentali per trasformare il risparmio in possibilità concreta: realizzare progetti, proteggere il potere d’acquisto, costruire il proprio futuro. Capirli è il primo passo per usarli in modo consapevole. Solo quelli regolamentati offrono sufficienti garanzie di trasparenza, controllo e tutela per i risparmiatori. Allo stesso tempo, nessun mercato è giusto per tutti e nessuno, da solo, è sufficiente. La soluzione sta nella combinazione equilibrata tra essi in base ai vincoli e ai bisogni personali.

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