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Privati, Imprese - 8 Febbraio 2023

Sempre più italiani a due ruote

Sono sempre di più gli italiani che si spostano su due ruote, a pedale o motorizzate e aumenta ancora, anche se in modo modesto, la disponibilità di piste ciclabili, dopo l’impennata del 2020. Inoltre, torna a salire la sharing mobility e il suo utilizzo, con una marcata prevalenza dei monopattini.

È quanto emerge dal settimo rapporto dell’Osservatorio Focus2R, la ricerca promossa da Confindustria Ancma (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori) con Legambiente.

L’indagine fornisce la più completa e aggiornata panoramica delle politiche introdotte dai Comuni capoluogo di provincia italiani dedicate a ciclisti urbani e motociclisti.

Malgrado si confermi ancora profondo il divario tra Nord e Sud nelle misure introdotte, l’ultima rilevazione descrive comunque, tra luci e ombre, una progressiva ascesa dell’attenzione alla mobilità su due ruote nell’agenda politica delle città italiane.

Un incremento che, però, si dimostra ancora non proporzionale all’andamento del mercato di biciclette e motocicli e alla loro presenza in ambito urbano (oltre 1,9 milioni le biciclette vendute nel 2022, quando sono stati immatricolati 291 mila ciclomotori, scooter e moto).

BICICLETTE – Dal rapporto fra l’altro risulta che la disponibilità media di piste ciclabili raggiunge 9,86 metri equivalenti ogni 100 abitanti e, per quanto riguarda i servizi di bike sharing, Milano, Torino, Bologna, Firenze e Padova contano, da sole, il 71% della flotta complessivamente disponibile in tutti i capoluoghi. Nel 2021 il numero complessivo di bici in sharing a stazione fissa è di 12.184 di cui 2.272 a pedalata assistita e 9.912 tradizionali, in aumento rispettivamente del 2,7% e del 7% rispetto al 2020.

Tra le città con il maggior uso di bike sharing troviamo Milano, Brescia, Firenze, Padova, Torino e Bologna, tutte attorno al milione di prelievi annui, tranne Milano che ne registra quattro milioni. Il numero di prelievi totali annui è aumenta del 7% rispetto al 2020.

MOTOCICLI – Con una media di 13,53 motocicli ogni 100 abitanti (erano 12,5 nel 2017), cresce nelle città italiane anche l’utilizzo di ciclomotori, moto e scooter. Ma rimane ancora limitato l’accesso dei motocicli alle corsie riservate ai mezzi pubblici: una possibilità non permessa nell’89% delle città. Rispetto al 2020, inoltre, è diminuito è sceso da otto a tre il numero dei capoluoghi in cui l’accesso è consentito in tutte o nella maggior parte delle corsie (Taranto, Imperia e Venezia); mentre l’ingresso è permesso solo in alcune corsie a Bergamo, Como, Genova, Milano e Reggio Calabria.

Poco confortanti anche i dati che riguardano la sicurezza. Rimane infatti pressoché invariato il numero dei comuni che scelgono di puntare sull’estensione di strade dotate di guardrail con specifiche protezioni a tutela dell’incolumità dei motociclisti in caso di impatto e peggiora anche il dato sul miglioramento della sicurezza negli strumenti di pianificazione comunale, che non è percepito come una priorità per il 39% città interessate dallo studio.

Per quanto riguarda la mobilità condivisa, nel 2021 lo sharing di moto e scooter elettrici risulta disponibile in 14 comuni, sei in più rispetto al 2020 e 11 in più rispetto al 2015.

MONOPATTINI – In forte crescita la diffusione dei servizi di monopattino-sharing, che nel 2021 ha registrato la metà dei noleggi totali fatti in Italia (17,8 milioni) e raddoppiato il numero di noleggi del 2020. Dal rapporto emerge che il 52% dell’intera flotta di mobilità condivisa (car sharing, scooter sharing, bike sharing, monopattino sharing) è rappresentata dai monopattini.

Nel 2021 il 41% delle 98 città che hanno fornito una risposta dichiara di avere un servizio di sharing di monopattini elettrici. Roma registra il maggior numero di veicoli disponibili (14.500), seguita da Milano (5.250) e Reggio Emilia (1.600) veicoli disponibili. Bari con 1.500 veicoli e Pescara con 500 manifestano un alto utilizzo di tali mezzi rispetto alle altre città.

Per quanto riguarda, infine, gli incidenti con lesioni a persone che coinvolgono i monopattini elettrici sono stati denunciati 2.000 incidenti, con 2.107 feriti e 10 morti.

Il presidente di Confindustria Ancma, Paolo Magri, ha commentato: “è evidente che le due ruote sono sempre più una risposta alla nuova domanda di spostamenti che viene dalla città; per questo, chiediamo maggiore attenzione a tutti i livelli e guardiamo con preoccupazione ai tagli degli investimenti su infrastrutturazione ciclabile e sicurezza. Al contempo siamo anche convinti che la discussione sulla mobilità urbana non possa sicuramente tralasciare i motocicli, che rappresentano una soluzione di mobilità individuale fruibile, sostenibile e molto apprezzata dai cittadini”.

 

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