Panoramica settimanale sui Mercati 

4 AGOSTO 2025

Commento della settimana

Settimana dall'andamento altalenante, prima segnata dalla continuazione della recente fase di relativo cauto ottimismo e in chiusura di ottava invece in indebolimento, con gli investitori che rivolgono le attenzioni agli sviluppi della "guerra" commerciale, ai timori di ripresa inflazionistica ed ai relativi effetti per la ripresa economica, con la stagioni delle trimestrali che volge al termine negli Usa, segnata da risultati generalmente positivi (in particolare per il settore Tech e il tema AI) ma con qualche timore legato ad alcune guidance per i mesi a venire.

Dopo l'annuncio di accordo sul tema dazi, nel fine settimana precedente, tra Usa e Unione Europea, la data spartiacque dell'1/8 ha visto da parte dell'amministrazione Usa alcune conferme, unitamente all'introduzione di nuovi inaspettati dazi, aggiungendo ulteriori elementi di instabilità. Si avviano a chiusura con segno negativo le borse europee, così come è stato per quelle asiatiche. Lato Usa, andamento per ora più stabile, grazie anche ai positivi report delle Big Tech usciti in settimana, ma in attesa dei degli importanti dati macro del pomeriggio (mercato del lavoro in primis), che potrebbero influire sull'atteggiamento della Federal Reserve (che in settimana ha smorzato le aspettative di ribasso dei tassi).

Più stabile in linea di massima l'andamento dei tassi e la conseguente performance dei mercati obbligazionari, comunque tendenzialmente positivi.

Spread Btp-Bund in lieve ulteriore contrazione, nell'intorno degli 80 punti base.

Il mercato valutario è stato segnato dal primo mese di rafforzamento del Dollaro Usa nell'anno, per la fiducia degli operatori nella tenuta dell'economia americana e per la percezione di accordi commerciali in relative più penalizzanti per l'economia europea, oltre che potenzialmente inflattivi per quella a stelle e strisce. Il cambio Eur/Usd si riporta in area 1,14.

Lato materie prime, il petrolio si rafforza e ritorna sui valori massimi degli ultimi due mesi, in area 70$ per barile (Wti). L'oro, pur recuperando dai minimi del mese, scende sotto la soglia dei 3.300 $/oncia..